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Frequently Asked Questions

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Cos’è l’arresto cardiaco improvviso?

L’arresto cardiaco improvviso si verifica quando il battito cardiaco si ferma inaspettatamente. Solitamente questo è attribuibile alla fibrillazione ventricolare, un’aritmia maligna che genera il tremore delle fibre muscolari del cuore, le quali non si contraggono più simultaneamente per pompare sangue. Nei primi minuti però la fibrillazione ventricolare può essere interrotta con un defibrillatore e con le manovre di rianimazione polmonare.

Entro quanto tempo si deve intervenire in presenza di un arresto cardiaco improvviso?

Immediatamente. Chiamare soltanto l’112 può non bastare. Le percentuali di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco improvviso diminuiscono del 10% ogni minuto che passa, ne consegue che dopo 10 minuti senza alcun intervento le possibilità di sopravvivere sono quasi nulle.

Che cos’è un DAE?

Un defibrillatore automatico/semiautomatico esterno (DAE) è un piccolo apparecchio portatile con un computer integrato, sicuro semplice e di facile utilizzo che fornisce una scarica elettrica al cuore di chi ha subito un arresto cardiaco, per cercare di ripristinarne il corretto funzionamento. Può essere utilizzato su adulti e bambini.

Come funziona il DAE?

Il soccorritore posiziona i due elettrodi del defibrillatore sul torace della vittima. Il computer all’interno del DAE analizza il battito cardiaco e stabilisce se è necessaria una scarica. Una guida vocale e visiva in pochi secondi guida il soccorritore nella procedura.

Chi può usare un DAE?

Chiunque abbia seguito un corso BLSD. Ma in caso di necessità viene introdotto il concetto di immunità per chi usa defibrillatori. Ovvero si applica l’articolo 54 del codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare.

Posso far male alla vittima con un DAE?

No. Il DAE valuta e decide autonomamente se la persona necessita di una scarica e in tal caso indica di erogarla. L’analisi è completamente automatica, il che impedisce al soccorritore di prendere qualsiasi decisione. Nel caso in cui la scarica non sia necessaria il soccorritore non ha modo di forzarla per errore o cattiva intenzione.

Le associazioni sportive hanno l’obbligo di dotarsi di un DAE e di formarsi all’utilizzo?

Si

Quali benefici ha un’azienda che si dota di un defibrillatore?

Prima di tutto installare un defibrillatore all’interno di un’azienda attualmente è obbligatorio solo per alcuni settori, ma dotarsi di questo dispositivo è un dovere morale, un grande atto di responsabilità e di attenzione verso le persone. In Italia ca. 50-60 persone al giorno sono colpite da un arresto cardiaco improvviso sul luogo di lavoro. L’utilizzo di un defibrillatore, che ha un costo equiparabile ad un buon computer o uno smartphone di fascia alta, permette di salvare vite umane, ed è un dispositivo di vitale importanza come un estintore.
Comunicare la cultura della prevenzione permette al manager responsabile di migliorare sensibilmente l’immagine della propria azienda all’esterno, ma soprattutto verso i propri dipendenti.
È utile per le aziende sapere che l’acquisto del defibrillatore e di un corso BLSD concorre alla riduzione del premio INAIL tramite presentazione modello OT23.

Qual è la differenza tra Arresto cardiaco, infarto ed ictus?

L’Arresto cardiorespiratorio è quasi sempre dovuto un problema “elettrico” del cuore: i ventricoli non si contraggono più abbastanza efficacemente da inviare sangue al corpo. In pochi secondi la circolazione sanguigna si interrompe, la vittima non presenta più polso e perde conoscenza.
In assenza di cure immediate, la vittima muore quasi in tutti i casi.
Si deve quindi procedere immediatamente con la rianimazione cardiopolmonare e utilizzare un DAE per riavviare il cuore ad una frequenza normale.
L’infarto è un problema di “occlusione”: un’arteria che fornisce sangue al cuore è bloccata (colesterolo, ecc.). L’ossigeno del sangue non può più raggiungere il cuore per nutrirlo. Il muscolo cardiaco viene quindi danneggiato o addirittura muore (“infarto del miocardio”). È urgentemente necessario sbloccare l’arteria, per consentire al sangue di rifornire nuovamente il muscolo cardiaco. A seconda dei casi, il trattamento va dalla somministrazione di farmaci all’intervento chirurgico. La gravità dell’infarto è dovuta alla sua estensione: più l’arteria bloccata irriga una vasta area del cuore, più grave è l’infarto. Se il coinvolgimento è molto esteso, il funzionamento generale della pompa cardiaca è compromesso, il che può portare alla morte.
In caso di ictus l’arteria cerebrale bloccata priverà di ossigeno un’area più o meno estesa del cervello. I sintomi più suggestivi sono un deficit motorio su un lato del corpo (intorpidimento, paralisi), disturbi del linguaggio (difficoltà nel parlare o comprendere), disturbi visivi o disturbi dell’equilibrio e della coordinazione.

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Quali strutture hanno l’obbligo di dotarsi di un defibrillatore?

Associazioni sportive dilettantistiche, stabilimenti balneari, pubbliche amministrazioni con almeno 15 dipendenti, tra cui scuole di ogni ordine e grado, uffici pubblici, luoghi pubblici, etc., aeroporti; stazioni ferroviarie; porti marittimi; mezzi di trasporto che effettuano tratte senza soste di almeno 2 ore; servizi di trasporto extra-urbani in concessione.

Perché donare un DAE?

Le donazioni di uno o più DAE da parte di imprese o persone fisiche a favore di una Associazione sportiva/ONLUS/Associazione di promozione sociale/fondazione godono dei benefici fiscali di deducibilità/detraibilità previsti dalla vigente normativa.
Per fruire delle agevolazioni fiscali concesse dalla legge, occorre presentare ricevuta della donazione, che deve essere effettuata tramite bollettino postale, bonifico bancario, assegno bancario o carta di credito.

E’ possibile stipulare una convenzione con Cardiosafe?

Cardiosafe, nell’ottica di diffondere capillarmente su tutto il territorio nazionale l’utilizzo del defibrillatore e di divulgare la cultura della prevenzione, stipula convenzioni per la fornitura di DAE e corsi BLSD con tariffe vantaggiose riservate ad Associazioni e Federazioni e ai propri associati.

Perché devo cambiare gli elettrodi alla data di scadenza anche se non sono stati utilizzati?

Gli elettrodi sono rivestiti con un gel destinato ad aderire perfettamente alla pelle della vittima. Anche nella confezione, questo gel ha una durata di conservazione limitata e tenderà a seccarsi. In questo caso gli elettrodi non aderirebbero alla pelle della vittima e il defibrillatore non sarebbe in grado di funzionare, né analizzare.

Il DAE teme il freddo e Il caldo?

In caso di temperature vicine o inferiori allo zero (< 0 ° C). il gel che consente agli elettrodi di aderire perfettamente alla pelle della vittima, si indurirà e gli elettrodi “gelati” non potranno essere utilizzati. Se la temperatura nella zona in cui si trova il defibrillatore può essere negativa, il defibrillatore deve essere collocato in una teca riscaldata. In caso di temperature superiori ai quaranta gradi il gel degli elettrodi potrebbe sciogliersi e anche in questo caso non riusciranno ad aderire alla pelle della vittima. Se la temperatura nella zona in cui si trova il defibrillatore può essere > 40 ° C, il defibrillatore deve essere collocato in una teca ventilata, posizionata all’ombra.

Qual è la differenza tra defibrillatore automatico e defibrillatore semiautomatico?

Sia un DAE completamente automatico che un DAE semiautomatico forniscono istruzioni vocali e aiutano il soccorritore a praticare la RCP. Entrambi i modelli analizzano e valutano automaticamente se è necessario erogare o meno uno shock sulla vittima. La differenza tra un DAE semiautomatico e uno completamente automatico è che con un DAE semiautomatico, una volta che il defibrillatore ha stabilito che è necessaria una scarica, è necessario premere un pulsante per poterla erogare sul paziente. Con un DAE completamente automatico, la scarica viene erogata automaticamente.
La gamma dei defibrillatori di Cardiosafe comprende DAE sia semiautomatici che completamente automatici.
Cardiosafe consiglia di acquistare defibrillatori semiautomatici perché è fondamentale che il soccorritore si accerti che la scena sia sicura (che nessuno tocchi la vittima, che il corpo della vittima non si trovi in acqua, ecc.) prima di erogare la scarica.

È possibile utilizzare un defibrillatore senza essere stati formati?

Si, ma solo nel caso in cui non ci sia nessun operatore BLSD (sanitario o laico) debitamente formato. La formazione è necessaria perchè in una struttura deve esserci una squadra di operatori BLSD che sappia intervenire rapidamente, praticare una rianimazione cardiopolmonare efficace e garantire la sicurezza della scena nell’attesa dell’arrivo del 118.

Che cos’è una struttura cardioprotetta?

Una struttura cardioprotetta è un luogo che possiede gli elementi necessari per assistere una persona nei primi minuti di un arresto cardiaco. In particolare è presente un defibrillatore opportunamente posizionato e segnalato, che deve poter essere preso e utilizzato nel giro massimo di 2-3 minuti e sono presenti operatori BLSD (ca. 5-10% del totale delle persone normalmente presenti). Inoltre deve essere garantita la corretta ubicazione del/dei defibrillatori, la loro manutenzione e la comunicazione dei dispositivi e del personale formato al 118 Regionale.

È possibile utilizzare un defibrillatore su un paziente con pacemaker impiantato?

Si. I DAE più moderni sono dotati di funzionalità di riconoscimento pacemaker, che permette di filtrare i segnali del pacemaker come parte dell’analisi ECG al fine di ottenere un risultato di analisi corretto.
In generale si dovrebbe garantire che gli elettrodi di defibrillazione non siano posizionati sulle zone della pelle sotto le quali sono presenti gli impianti, poiché ciò può compromettere la funzione del polso.

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